Opportunitą e Procedure per i Cittadini UE ed Extra UE sul Mercato Immobiliare di Lusso Milanese

Opportunitą e Procedure per i Cittadini UE ed Extra UE sul Mercato Immobiliare di Lusso Milanese

Milano è una delle città più attrattive a livello internazionale quando si parla di investimenti immobiliari di lusso. Il capoluogo lombardo offre un mercato dinamico e dalle grandi potenzialità, grazie a un patrimonio edilizio di alto standing e a una domanda in costante crescita da parte di acquirenti provenienti da tutto il mondo.

Per i soggetti internazionali, l'acquisto di una proprietà a Milano rappresenta spesso un investimento strategico, sia per finalità abitative che di rendita. Tuttavia, il quadro normativo e fiscale da considerare può risultare complesso, soprattutto per chi non ha familiarità con il sistema italiano. Nel primo articolo di questa serie, abbiamo visto quali sono i requisiti e i vantaggi fiscali per gli acquirenti stranieri di immobili di lusso a Milano, oggi invece esploreremo le opportunità e le considerazioni chiave per gli acquirenti internazionali interessati al mercato immobiliare di lusso a Milano distinte tra:

  • Cittadini UE
  • Cittadini fuori UE
  • Aspetti legali, normativi e fiscali da considerare in ciascun caso

L'obiettivo è fornire agli investitori stranieri gli strumenti necessari per cogliere al meglio le opportunità offerte da questo dinamico segmento del real estate.

 

Opportunità e Procedure per i Cittadini UE sul Mercato Immobiliare di Lusso Milanese

Per i cittadini dell'Unione Europea, l'acquisto di un immobile di lusso a Milano si svolge secondo procedure sostanzialmente analoghe a quelle previste per i residenti italiani. Il principio di libera circolazione delle persone all'interno dell'Unione Europea garantisce infatti agli stranieri comunitari gli stessi diritti e doveri dei connazionali italiani per quanto riguarda la proprietà immobiliare.

Il primo passo imprescindibile per l'acquirente UE è l'ottenimento del codice fiscale italiano. Questo adempimento, che può essere svolto presso l'Agenzia delle Entrate, è necessario per poter perfezionare qualsiasi tipo di transazione immobiliare nel nostro Paese. Una volta in possesso del codice fiscale, l'acquirente comunitario può avviare il processo di acquisto vero e proprio.

Tale processo si articola nelle classiche fasi previste dalla normativa italiana: dalla formulazione della proposta d'acquisto, alla stipula del contratto preliminare (o compromesso), fino al rogito notarile per la firma dell'atto definitivo di compravendita. È proprio in questa ultima fase che può emergere la necessità di un supporto linguistico per l'acquirente straniero. Infatti, il notaio avrà l'obbligo di redigere l'atto di compravendita esclusivamente in lingua italiana. Pertanto, qualora l'acquirente non fosse in grado di comprendere agevolmente questa lingua, sarà opportuno farsi assistere da un interprete di fiducia durante la firma dell'atto.

Sul fronte fiscale, i cittadini UE sono soggetti alle medesime imposte previste per i residenti italiani in caso di acquisto di un immobile. Queste comprendono principalmente l'imposta di registro, l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale. L'entità di tali imposte varia a seconda della tipologia di immobile oggetto di compravendita e del regime IVA applicabile alla transazione. Qualora l'acquisto rientri nei requisiti stabiliti per beneficiare delle agevolazioni "prima casa", sarà possibile accedere a un regime fiscale agevolato.

Per i cittadini provenienti dagli altri Paesi dell'Unione Europea, l'iter di acquisto di un immobile di lusso a Milano non presenta sostanziali differenze rispetto ai connazionali italiani, fatta eccezione per la possibile necessità di avvalersi di servizi di assistenza linguistica durante la fase notarile finale. Il quadro normativo e fiscale applicabile risulta infatti sostanzialmente allineato grazie ai principi di libera circolazione all'interno dell'UE.

 

Requisiti e Considerazioni per i Cittadini Extraeuropei sul Mercato Immobiliare di Lusso a Milano

Per i soggetti provenienti da Paesi esterni all'Unione Europea, l'acquisto di un immobile di lusso a Milano presenta alcune peculiarità normative da tenere attentamente in considerazione. In questo caso, infatti, l'iter di compravendita immobiliare segue regole diverse rispetto a quelle applicate ai cittadini UE e ai residenti italiani.

Il primo requisito imprescindibile è il possesso di un valido permesso di soggiorno che consenta allo straniero di risiedere regolarmente in Italia. Senza questo documento, l'acquisto di un immobile risulterebbe precluso, a meno che non sia prevista un'apposita convenzione internazionale che ne consenta l'accesso.

Ottenuto il permesso di soggiorno, lo straniero dovrà inoltre munirsi del codice fiscale italiano, da richiedere presso l'Agenzia delle Entrate. Questo adempimento, come per i cittadini UE, è indispensabile per perfezionare qualsiasi atto di compravendita immobiliare.

Sul fronte del processo di acquisto vero e proprio, le fasi sono analoghe a quelle previste per gli acquirenti italiani e comunitari: proposta d'acquisto, compromesso e rogito notarile. In questo contesto, la presenza di un interprete di fiducia è ancora più cruciale, dal momento che l'atto notarile sarà redatto esclusivamente in lingua italiana. La successiva traduzione certificata del documento nella lingua madre dell'acquirente rappresenta un passaggio imprescindibile.

Per quanto concerne il regime fiscale applicabile, gli stranieri extracomunitari sono soggetti alle medesime imposte previste per i cittadini italiani, come l'imposta di registro, l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale. Tali imposte variano in base alla tipologia di immobile acquistato e al regime IVA applicabile alla transazione.

Diversamente dai residenti UE, gli acquirenti provenienti da Paesi terzi non possono accedere alle agevolazioni "prima casa".

Per i soggetti internazionali al di fuori dell'Unione Europea, l'acquisto di un immobile di lusso a Milano richiede un iter più articolato, con l'obbligo di rispettare specifici requisiti normativi e l'esigenza di un supporto linguistico qualificato, soprattutto nella fase del rogito notarile. Il quadro fiscale applicabile, tuttavia, ricalca sostanzialmente quello previsto per i residenti italiani.

 

 

 

 

 

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